L’Istituto Nazionale della Proprietà Industriale (INPI) del Brasile ha registrato la “Piadina Romagnola” come Indicazione Geografica Protetta (IGP).
In forza di tale importante riconoscimento la Piadina Romagnola, prodotto tipico delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e parte del territorio di Bologna, riceve tutela anche sul territorio brasiliano al pari di quanto accade già nell’Unione Europea.
Lo Studio Casanti-Migani – che segue da anni il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola nelle attività di protezione del proprio patrimonio di proprietà intellettuale – ha curato la pratica di rilascio della IGP brasiliana.
Si tratta di un risultato storico perché è il primo caso di IGP estera certificata dall’ufficio brevetti brasiliano. Infatti, su 112 IGP riconosciute, 111 riguardano prodotti brasiliani e soltanto 1, la Piadina Romagnola, arriva dall’estero. Delle 41 Dop, invece, 10 sono estere, di cui due, Franciacorta e Prosciutto San Daniele, sono italiane.
Il riconoscimento fa seguito all’ottenimento della registrazione del marchio collettivo “Piadina Romagnola” in Giappone.

 

 

 

Con sentenza 20.02.2025 la Corte di Cassazione, sezione III penale, ha assolto un coltivatore siciliano dal reato di contraffazione di una privativa per varietà vegetale di pomodoro (e, precisamente, della varietà Snack) ex art. 517 ter c.p..

L’assoluzione discende dalla ritenuta mancanza di dolo.

Sotto il profilo oggettivo si era accertata, a seguito di verifica peritale tramite il C.R.E.A. di Tavazzano, l’appartenenza dei semi acquistati dal coltivatore siciliano alla varietà Snack.

I predetti semi erano stati messi a dimora, ma nel momento in cui si è aperto il procedimento penale i frutti non erano ancora giunti a maturazione.

Conseguentemente, posto che (1) attraverso il mero esame visivo e tattile dei semi è talvolta possibile individuare il genere cui appartiene una varietà ma non la specie della medesima e (2) i frutti non erano ancora giunti a maturazione, non era possibile per il coltivatore avere una consapevolezza piena ed univoca circa l’identità della varietà vegetale in questione.

In altre parole, il coltivatore sapeva certamente di avere in mano semi di pomodoro ma non poteva avere la certezza di quale pomodoro si trattasse fino alla maturazione dei frutti.

Quindi, non vi è dolo.

La Suprema Corte ha lucidamente focalizzato la vicenda, come risulta dal passaggio seguente: <La manifesta illogicità di tale affermazione – cui segue la deduzione che, pertanto egli “non poteva non sapere che esso apparteneva alla categoria protetta” – riposa nel fatto che la stessa è stata desunta dalla circostanza che la azienda agricola del coltivatore “è all’avanguardia ed utilizza tecniche nuove”, senza che sia assolutamente verificata …… la effettiva riconoscibilità, sulla base del semplice esame visivo delle sementi e successivamente delle piantine che da esse sono scaturite, della riconduzione di queste al tipo Snack ………………………………………

Va, ancora, rilevato come la Corte di merito abbia del tutto pretermesso, sulla base della non giustificata affermazione che, dato il livello tecnico della impresa gestita dal D., era inverosimile che gli acquisti fossero eseguiti senza la necessaria competenza tecnica, di esaminare il dato, che invece le era stato sottoposto in sede di gravame, riferito alla riconoscibilità, una volta ricevuta la fornitura e iniziata la coltivazione (peraltro non ancora giunta alla maturazione dei frutti), della diversità del materiale fornito rispetto a quello acquistato>.

 

La Camera di commercio della Romagna in collaborazione con lo Studio Casanti & Migani organizza un percorso formativo gratuito con l’obiettivo di approfondire gli aspetti legali, procedurali e pratici del giudizio di contraffazione, fornendo una panoramica completa e strumenti utili per affrontare delicate controversie.
La tutela dei marchi e dei design è infatti fondamentale per garantire il valore delle creazioni intellettuali, l’identità dei brand e la fiducia dei consumatori. Tuttavia, in un contesto sempre più globalizzato e digitalizzato, le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale sono in aumento, rendendo il giudizio di contraffazione un momento cruciale per la difesa di tali diritti.

La trattazione del tema è organizzata in due incontri gratuiti, svolti in modalità webinar, previa registrazione.
Durante gli incontri sarà dato ampio spazio a domande e quesiti dei partecipanti.

  • Primo incontro, giovedì 15/05/2025 dalle 15 alle 17
    ● Nozioni fondamentali: cosa si intende per contraffazione di marchi e design, quali sono i
    presupposti legali per configurare la violazione e quali le differenze tra i due ambiti.
    ● Il procedimento giudiziario: le fasi del giudizio di contraffazione, dalla fase istruttoria alla
    decisione del giudice, con un focus sulle prove necessarie e sui criteri di valutazione adottati dai
    tribunali.
    ● Le difese possibili: strategie difensive, l’eccezione di nullità del marchio e del design, la non
    confondibilità dei segni e la buona fede.

 

  • Secondo incontro, giovedì 22/05/2025 dalle 15 alle 17
    ● Le sanzioni e i rimedi: le conseguenze della contraffazione, risarcimenti danni, sequestro dei
    prodotti contraffai e misure inibitorie.
    ● Casi pratici e recenti sviluppi giurisprudenziali: analisi di sentenze significative e tendenze
    emergenti nella giurisprudenza nazionale e comunitaria.

I relatori, con esperienza trentennale nel settore della Proprietà Industriale, affronteranno le tematiche con taglio pratico ed operativo, presentando casi ed esempi.

Dr. Paolo Migani
Consulente in Proprietà Industriale,
Mandatario Europeo, Italiano e Sammarinese in Marchi e Design,
Membro ECTA (attualmente membro del Design Committee, già membro del Geographical
Indication Committee), Membro AIPPI, Membro INTA.

Avv. Filippo Casanti
Avvocato specializzato in diritto industriale e della concorrenza,
Membro LES Italy,
Membro AIPPI,
Membro della Camera Penale di Rimini.

Per iscriverti al percorso formativo compila il modulo online

La tutela dei disegni e modelli nell’Unione Europea è oggetto di una significativa riforma volta ad aggiornare e modernizzare il quadro normativo esistente. L’obiettivo principale, le cui novità inizieranno ad essere applicate gradualmente a partire da maggio 2025 e la fine del 2027, è quello di rendere il sistema più accessibile, efficiente e in linea […]

Documentazione allegata: Proprietà intellettuale Studio riminese primo in Romagna.

Il Resto del Carlino

In questo articolo, pubblicato il 19 maggio 2021 dal Corriere Romagna, lo studio “Casanti-Migani” viene premiato come primo in Romagna nella tutela della Proprietà Intellettuale grazie ai numero casi svolti con successo.

Documentazione allegata: Proprietà intellettuale Studio riminese primo in Romagna.

Corriere Romagna

Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto direttoriale 7 giugno 2022, prende avvio il percorso per la riapertura dei bandi, Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 

La dotazione finanziaria complessiva è di 46 milioni di euro così ripartita: 30 milioni per Brevetti +, 14 milioni per Design + e 2 milioni per Marchi +.

I bandi saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale entro il 5 agosto.
Secondo anticipazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, i termini di presentazione delle domande di contributo saranno fissati alla fine del mese di settembre p.v.

I contributi, in regime de minimis, saranno destinati alle micro, piccole e medie imprese con sede operativa nel territorio nazionale e regolarmente iscritte al registro delle imprese.

Nel caso del bando Brevetti +, i contributi saranno calcolati sulla spesa sostenuta per l’acquisto di servizi specialistici mirati a creare all’interno dell’azienda una strategia brevettuale, o se già esistente, a rafforzarla. Tali servizi dovranno essere in grado di valorizzare economicamente il brevetto posseduto in termini di redditività e produttività.

Per il Bando Marchi +, i contributi relativi al deposito di domande di registrazione di marchi presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) e/o presso l’Ufficio Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO), saranno calcolati sulla spesa sostenuta per l’acquisto di servizi specialistici quali la progettazione della rappresentazione del marchio, l’assistenza per il deposito, le ricerche di anteriorità finalizzate a verificare la disponibilità del marchio ed il pagamento delle tasse.

Infine, il bando Design + erogherà contributi per l’acquisizione di servizi specialistici volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la messa in produzione e/o per la sua offerta sul mercato.