Come riconoscere i prodotti falsi? Non sempre è cosa facile con la moda
L’articolo pubblicato su *Affari & Finanza di la Repubblica il 1° febbraio 2016 affronta il crescente fenomeno della vendita di prodotti contraffatti attraverso piattaforme di e-commerce, evidenziando le sfide legali e le implicazioni economiche associate.
Il fenomeno della contraffazione online
Con l’espansione del commercio elettronico, la vendita di prodotti falsi ha trovato terreno fertile, sfruttando la facilità di accesso ai mercati globali e l’anonimato offerto dalle piattaforme online. Questo ha portato a una proliferazione di beni contraffatti, che spaziano dall’abbigliamento agli accessori, fino ai prodotti tecnologici.
Implicazioni legali per le piattaforme di e-commerce
La responsabilità delle piattaforme di e-commerce nella vendita di prodotti contraffatti è un tema complesso e in evoluzione. Secondo la normativa vigente, le piattaforme possono essere ritenute responsabili se non adottano misure adeguate per prevenire la vendita di beni falsi da parte di venditori terzi. La giurisprudenza europea ha iniziato a delineare i confini di tale responsabilità, sottolineando l’importanza di un controllo attivo da parte delle piattaforme per evitare la diffusione di prodotti contraffatti .([Agenda Digitale][1])
Impatto economico e sociale
La contraffazione online non solo danneggia le aziende legittime, ma ha anche ripercussioni significative sull’economia e sulla società. Si stima che il commercio internazionale di prodotti contraffatti e usurpativi abbia raggiunto un valore di oltre 400 miliardi di euro nel 2019, rappresentando circa il 2,5% degli scambi globali . In Italia, la contraffazione comporta una perdita stimata di 110.000 posti di lavoro e 1,7 miliardi di euro di entrate fiscali .([Ufficio Italiano Brevetti e Marchi][2], [Wikipedia, l’enciclopedia libera][3])
Iniziative istituzionali e campagne di sensibilizzazione
Per contrastare il fenomeno, le istituzioni italiane ed europee hanno avviato diverse iniziative. Tra queste, la campagna “Comprare prodotti falsi non è mai un buon affare”, promossa dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) in collaborazione con l’EUIPO, mira a sensibilizzare i consumatori sui rischi associati all’acquisto di prodotti contraffatti, evidenziando i danni economici e sociali derivanti da tale pratica .([Wikipedia, l’enciclopedia libera][4], [Ufficio Italiano Brevetti e Marchi][5])
Conclusioni
La lotta alla contraffazione online richiede un impegno congiunto da parte di istituzioni, aziende e consumatori. È fondamentale che le piattaforme di e-commerce adottino misure efficaci per prevenire la vendita di prodotti falsi, mentre i consumatori devono essere informati sui rischi associati all’acquisto di tali beni. Solo attraverso un’azione coordinata sarà possibile ridurre l’impatto negativo della contraffazione sull’economia e sulla società.([cnalcis.mise.gov.it][6])